Manovre di passaggio

 

Manovre di passaggio

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Lo scorrere dell’acqua nei canali. L’Inghilterra ne è piena, e l’apertura delle chiuse è narrazione di attesa, curiosità, passaggi. Sulla banchina, passanti e viaggiatori sono coinvolti. Sì, coinvolti. Per dare una mano e sentirsi partecipi di quel passaggio; per osservare e giudicare le manovre; per dire la propria e scansare la noia all’uscita dal lavoro.

A volte, due barche passano insieme. E non sono solo due barche che passano, sono spesso due realtà che si affiancano e forse non si sarebbero mai incontrate. Metafore straordinarie della vita, delle opportunità.

La barca con a bordo tutta la famiglia per il weekend, e la barca di chi con la barca ci lavora, trasporta oggetti, che sono rottami ma anche  ruote, piante, contenitori, cavi. E quindi spostamento, ossigeno, spazio, collegamento.

Una barca scura e pulita carica curiosità e distrazione ma anche l’attitudine control-freak del barcaiolo, l’altra confusione e oggetti materiali ed esperienza. Ma in un viaggio bisogna imparare sempre a fidarsi.

Così  mi narrò questa chiusa sul fiume Avon, nella Contea di Somerset.

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