Questione di luce

GUI_3176-1

Foto di Guido Dacomo (Giugno 2019)

Ogni paese ha fatto della rappresentazione della luce anche il suo cantuccio simbolico. La sorgente che illumina visi circondati di buio ha sempre veicolato messaggi e stimolato pensieri di meditazione, redenzione, predestinazione, esattezza, evidenza. La storia dell’arte occidentale ne trabocca, quella letteraria pure.

Qui siamo nel Vietnam del Nord, al confine con la Cina, in una casa del popolo, una foto scattata da mio fratello nel corso di un recente viaggio. La composizione è pur sempre nel solido tracciato di una tradizione, ma la fonte della luce, a ben guardare, non è una lampada a petrolio o una candela bensì un display di cellulare, come per altro è stato confermato dall’autore della foto. Tutto è immerso nell’oscurità, ma la luce è solo mediatica.

Con la post-produzione si potrebbe falsificare il bagliore del display e trasformarlo in una fiammella naturale, confermando così un venerato e affezionato modo di intendere l’Oriente tutto, celebrando un esotismo che l’Occidente ha spesso omologato a suo uso direi quasi mitologico. Preferiamo spesso l’esotismo fotografico alla realtà, e cerchiamo conferme in immaginari rassicuranti proprio perché anacronistici.